lunedì 16 luglio 2012

mistery island

L'isola misteriosa era Texel, ed è oramai già un lontano ricordo. Sarà anche che è ormai passato un mese dal mio ultimo post... Ma c'è un buon motivo per questo mio silenzio. Ero infatti in tutt'altre faccenda affacendata. Il nano ha compiuto tre anni all'inizio di luglio, e tra feste in famiglia, all'asilo e poi di nuovo con gli amichetti, i festeggiamenti si sono protratti per una decina di giorni. D'altronde, tre anni si compiono una volta sola, no?

Ad ogni buon conto, questa mini-vacanza ha visto protagonista, come dicevo, l'isola di Texel, la più grande delle isole olandesi.
Non appena siamo riusciti a trovare la casetta che avevamo affittato, un po' alla cieca, l'uomo grande si è interrogato a voce alta dicendo: "Ma perché non abbiamo prenotato due settimane?". Per un uomo nordico non solito a facili entusiasmi è tutto dire.

Vi lascio con qualche foto, prima che il ricordo della vacanza svanisca del tutto.


L'uomo grande e l'uomo piccolo davanti al mare del Nord



È così che si forma il carattere dei bimbi nordici. La sottoscritta ci ha immerso un alluce e ha deciso che per lei bastava così. 

Un angolino romantico nel giardino della casetta dove stavamo

Sull'isola il grano non si usa per fare il pane, ma la birra. Buonissima, peraltro. Quelle sullo sfondo che sembrano colline sono in realtà dune. Oltre, il mare.

De Slufter. Oggi area naturale, si tratta in realtà di un tentativo fallito di strappare terra al mare. E meno male che ogni tanto si sbagliano pure loro, perchè è un posto bellissimo.


Durante la vacanza, il nano italo-olandese ha scoperto l'amore per il calcio. 
Ancora una volta De Slufter. Quelle sullo sfondo son sempre dune.

Il nano ed io, su una ventosissima spiaggia.