domenica 17 giugno 2012

a few days

next week, we'll be spending a few days in this beautiful place. Just the three of us, for a short break. We've been there before, before the little guy was even born. Actually, this is the place where we told his Dutch grandparents that we were expecting him. We can't wait to show him around and take him to play on that huge beach.

yes, those black dots are people. it's that big. 

venerdì 15 giugno 2012

forgotten



L'idea per questo post risale ad una cena in giardino di qualche tempo fa, solo che dopo aver pensato "Questa devo metterla sul blog!" me la sono anche prontamente dimenticata.
Il titolo del post non si riferisce solo a questa mia dimenticanza, ma anche al soggetto della foto: si tratta di una verdura che qui in Olanda chiamano raapstelen, e che sembra corrispondere all'italiano ravizzone. Più o meno. Una delle differenze sta nel fatto che qui viene coltivata a mo' di insalatina, fitta fitta, e se ne consumano le foglie giovani, uso di cui sui siti di lingua italiana non trovo molte tracce. Cresce in fretta, ed è quindi una delle prime verdure ad essere "pronte" in primavera. In ogni caso, è una verdura dimenticata, che adesso ricomincia a fare capolino anche nei supermercati, seppur a prezzi proibitivi.
Uno degli svantaggi di queste verdure meno comuni è che non si sa bene come cucinarle. Pianta e ricette sono finite insieme nel dimenticatoio e, se l'una viene risuscitata, le altre non sempre. Ed è così che, in una calda serata primaverile, mi sono dovuta inventare un modo per preparare il ravizzone. È finito in padella insieme ad un'altra verdura che al supermercato non si trova, ma che cresce spontanea un po' dappertutto e mi riporta a casa, in Liguria: la borragine. Ci ho aggiunto pure qualche foglia di acetosella, ma giusto un paio, che si possono tranquillamente tralasciare, oppure sostituire con del tarassaco.
Ed ecco la ricetta, che più facile di così non si può:

Ravizzone e borragine saltati in padella

un bel po' di ravizzone
lo stesso volume di borragine
qualche foglia di acetosella (o tarassaco, o entrambi)
3 o 4 spicchi d'aglio, schiacciati
acciughe sott'olio
olio d'oliva
(mia madre ci metterebbe sicuramente anche un po' di peperoncino, ma il nano non gradisce ancora, quindi io l'ho tralasciato)

In una padella antiaderente, far soffriggere l'aglio e qualche filetto di acciuga in abbondante olio d'oliva.
Aggiungere un po' per volta le verdure tagliate a listarelle, mescolando spesso con un cucchiaio di legno.
Regolare di sale e di pepe. Buon appetito!

martedì 12 giugno 2012

winter crafting (I) - la bella tartaruga


Prossimamente cercherò di mettere sul blog le mie (poche, a dire il vero) creazioni dell'inverno scorso. Così che non cadano tutte le dimenticatoio non appena il nano le smette. 


Il nano adora questa canzone, probabilmente la prima canzone per bambini in italiano che gli abbia mai fatto sentire.

The little guy loves this song, probably the first one I've ever let him listen to in Italian. 

No, il pirata non c'entra niente. Però potrebbe essere un'idea per l'anno prossimo. Chissà. 

E fu così che, in una fredda giornata di dicembre, decisi di lanciarmi in un'impresa epica. Per me, quantomeno. Sì, a Carnevale si sarebbe vestito da tartarugo. Bel tartarugo.


Per realizzare l'opera mi ci sono volute parecchie ore, rubate, soprattutto di sera, a ben più utili faccende domestiche o magari ad buon sonno ristoratore.


Certo, avrei potuto comprargli un costume qualsiasi al supermercato, per un terzo della spesa (e un centesimo del tempo!). Ma tant'è, mia madre mi ha trasmesso l'idea che fare un costume di Carnevale per i propri figli sia un gesto d'amore tra i più ovvi. Strano come certe idee si acquisiscano senza neanche metterle in discussione, per poi metterle in pratica senza pensarci due volte.


Ad impresa ultimata, ovviamente, c'è voluto un bel po' a convincerlo a metterselo, mica è stato amore a prima vista... È anche vero che poi, una volta messo, non voleva più toglierselo. Se l'è anche messo un giorno per andare all'asilo (orgoglio di mamma alle stelle)! E meno male che qui non ci fa caso nessuno a come vanno vestiti i bambini. E forse neanche gli adulti, ma questo è un altro discorso.


Ecco in ogni caso le info tecniche del caso.
Il modello di Simplicity è questo qui. Per me era la prima esperienza con Simplicity, abituata all'europea Burda, e mi sono trovata benissimo. Il margine è incluso nel cartamodello (!) e le spiegazioni non potrebbero essere più chiare. La cosa più difficile e laboriosa, per chi ordina il modello su internet, è mettere insieme tutti i pezzi. Meno male che mi piacciono i puzzle.
Ho fatto qualche piccola modifica, tipo la chiusura sulla schiena, dove una cerniera ha sostituito il velcro. E il guscio alla fine era un po', come dire, fasciante, quindi magari le bretelle potrebbero essere allungate un pochino. Per il resto, sono soddisfatta al 100%. Il risultato finale non sarà proprio perfetto, ma per un costume di Carnevale mi dico che va bene così.

In one of my most ambitious sewing attemps ever, I've decided to make the little guy a turtle suit for carnival. this thing took hours, but somehow it all went smooth. the pattern is this one from Simplicity. I've only made a few minor mods, for the rest I followed the pattern.