lunedì 27 agosto 2012

cobblestone

Back when we were on the island, I have started a new project. Actually, I'm very excited about this one. Partly because of the wool - it's a wonderful shade of red my mum bought many years ago. It was on a cone, so I don't know what it is, besides that's it's definitely a natural fiber. Partly because of the pattern, Cobblestone, which I've been eyeing now for a while. With mods of course, because this one is meant for the little guy.

The wool was originally going to be made into a sweater for me, which was never finished. Now, all those years later, it's going to be a sweater for the little guy. 



giovedì 23 agosto 2012

early signs

Quest'anno l'estate in Olanda è stata più che altro simile ad un lungo e piovoso autunno.
Le coperte non si sono smosse dal letto per tutti questi mesi, e ad un certo punto ho addirittura ceduto e ripescato dal cassetto le magliette della salute, che pensavo di aver messo via fino all'inverno prossimo.
In questi ultimi giorni, invece, in barba a chi aveva perso ogni speranza (come la sottoscritta) è esploso il caldo.
Ed è così che da un giorno all'altro il nano giocherebbe tutto il giorno con l'acqua in giardino, l'orto tira un sospiro di sollievo e si mette finalmente a produrre qualcosa di estivo, i vicini ci affumicano una sera sì e l'altra pure con il barbecue.

Eppure, io non mi lascio trarre in inganno. No, perché l'autunno, quello vero, è già nell'aria, solo che bisogna osservare il mondo con attenzione per accorgersene. L'autunno è nella rugiada che indugia sulle foglie al mattino, nei ragni, intenti all'improvviso a tessere gigantesche ragnatele un po' ovunque, nei tramonti color pesca...





These last few months have been a long and rainy business. In these last few days, however, real summer seems to have begun at last. But if you look closely, you'll see that autumn is already in the air. It's in the morning dew, in the incredible amount of spiders, in the peach coloured sunsets...

giovedì 9 agosto 2012

surprise!

Da queste parti, la tradizione vuole che, per festeggiare il proprio compleanno, ogni bambino porti a scuola o all'asilo qualcosa da mangiare, solitamente una torta, e un pensierino per ogni amichetto. Pensierino che qualcuno dovrà ben ideare e preparare. In questo caso, la mamma. Pensa che ti ripensa, l'ispirazione è arrivata da  Pinterest.

Foto tratta da questo sito, e salvata dalla sottoscritta nella cartella riservata a pacchetti, pacchettini , biglietti e quant'altro

Trattandosi del compleanno di un treenne, e non di un matrimonio, il risultato finale nel mio caso è stato molto più colorato dell'originale.

E questa è la mia versione

Dentro ad ogni sacchettino c'erano una scatoletta di uvetta (io da piccola la detestavo l'uvetta, i bimbi nordici sembrano andarne ghiotti) e un mini-evidenziatore, perché nonostante un'abbondante scorta personale di matite, pennarelli e pastelli a cera, tutti rigorosamente pronti all'uso sul suo tavolino, per dare sfogo al proprio estro creativo il nano preferisce appropriarsi dei miei evidenziatori per poi lasciarli sparsi un po' dappertutto, solitamente spuntati e senza tappo. I tappi, è chiaro, non vengono ritrovati mai più. Però i disegni sono belli, allegri, e orgoglio di mamma vuole che io me li appenda in ufficio come se fossero dei Picasso.

Per creare la mia versione di questo sacchettino non ho scaricato il file dal sito, mi sono basata sulle foto del post originale. Per stabilire le dimensioni, ho giocato un po' con carta, penna e nastro adesivo (ho finito per avere un rettangolo di 14 cm di altezza e 21 di lunghezza). In questo modo ho anche capito all'incirca quanto dovevano essere grandi e come andavano disposte le facce triangolari del solido che non so come si chiami (a patto che abbia un nome). Semplicemente utilizzando word, ho poi aggiunto colori, testo e una foto del nano. Ah, e pure una corona sulla testa nano. Altra usanza del luogo.


Il tutto è stato stampato a colori su banalissimi fogli di carta bianca in formato A4, ritagliato della giusta misura, piegato e cucito a macchina. Le maestre dell'asio sono andate in visibilio, i bambini penso che non abbiano neppure notato i miei sforzi ma abbiano stracciato subito il tutto per andare al sodo. Come dargli torto?

Venti sacchettini pronti ad essere riempiti.

E la torta? Vista la stagione (inizio luglio), il fatto che volevo qualcosa di relativamente sano e, dettaglio non trascurabile, che adoro il suo blog, mi sono affidata a Sigrid e ho preparato una torta di mele, no anzi, di rabarbaro (e fragole). Leggere la ricetta per capire. A quanto mi hanno riferito, in questo caso nemmeno le maestre hanno perso tempo, ma si sono unite ai bambini e hanno spazzolato via tutto in un attimo. Insomma, un successo.
Sto già pensando all'edizione 2013...